Il fenomeno è oramai dilagante. Le associazioni dei consumatori stimano quasi 4 milioni di veicoli che transitano sulle nostre strade sprovvisti di copertura assicurativa.
Questo costituisce un serio pericolo per quanti, vittime di incidenti, si trovano a dovere rivolgersi al “fondo vittime della strada” per potere essere risarciti. L’iter è senza dubbio più lungo e articolato e anche il fondo, data l’enorme mole di richieste, inizia a denunciare il fenomeno che rischia di metterlo in difficoltà.
Questo costituisce un serio pericolo per quanti, vittime di incidenti, si trovano a dovere rivolgersi al “fondo vittime della strada” per potere essere risarciti. L’iter è senza dubbio più lungo e articolato e anche il fondo, data l’enorme mole di richieste, inizia a denunciare il fenomeno che rischia di metterlo in difficoltà.
Quindi è un imperativo fermare questo esercito di irregolari, per tutelare i cittadini che possono potenzialmente subirne i danni. Ed ecco che entrano in scena i famosi autovelox , che fino ad oggi hanno avuto solo la funzione di rilevare infrazioni al codice della strada e in particolare a rilevare gli
eccessi di velocità da parte di automobilisti indisciplinati.
Da oggi gli autovelox potranno in tempo reale incrociare i dati che estrapolano dalla lettura della targa con quelle delle compagnie assicurative e appurare in tempo reale se l’automezzo oggetto di controllo risulta assicurato o scoperto. Quindi il vecchio detto “chi va piano va sano e va lontano sarà cambiato con “chi va piano e assicurato va lontano”.